Laboratorio di storia di Rovereto
8 di 10
Cosa videro quegli occhi!_vol.2
Cosa videro quegli occhi
aprile 2015 - aprile 2018

Dopo la mostra allestita nel 2015 sui profughi (Gli Spostati. Profughi, Fluchtlinge, Uprichlici 1914-1919), un altro fondamentale capitolo della storia del Trentino e dei trentini durante la prima guerra mondiale è raccontato nella mostra Cosa videro quegli occhi! Uomini e donne in guerra. 1913-1920. In essa si racconta la vicenda, al contempo tragica e epica, dei soldati trentini combattenti dall'agosto 1914 sul fronte orientale, e poi prigionieri dei Serbi e dei Russi in spazi sterminati e in una babele di genti, di lingue e di esperienze; e di quelli che dal maggio 1915 furono impegnati sul fronte italo-austriaco, spesso sulle montagne di casa - avendo di fronte un nemico che parlava la stessa lingua e anche conterranei renitenti che avevano scelto la divisa italiana -, dovendo magari esperire la prigionia in Italia. 
Ci sono voluti un anno e mezzo di preparazione (ma alle spalle ci sono i trent'anni di ricerca e divulgazione del Laboratorio e di quanti altri lo hanno preceduto e affiancato) e la collaborazione di decine e decine di informatori, mediatori, prestatori privati e pubblici, perché la mostra, organizzata dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, prendesse forma.
A fianco di essa, ha preso corpo anche un'opera a stampa in due volumi: uno, di mano dei curatori, che ripercorre il cammino di questi uomini e di queste donne attraverso le scritture diaristiche, le fotografie e un consistente numero di esemplari; l'altro, che raccoglie i saggi di dodici storici che ne ricostruiscono vicende e contesti.
L'intero progetto è dedicato alla regista Angela Ricci Lucchi, che da poco ci ha lasciati, dopo avere lavorato per lungo tempo con Yervant Gianikian e con noi al recupero della memoria cinematografica del Trentino e dei trentini nella prima guerra mondiale, dando vita ai tre film - Prigionieri della guerra (1995), Su tutte le vette è pace (1999), Oh, uomo (2004) - presenti in mostra.

Il Laboratorio di storia di Rovereto

 

Pubblicazioni
Cosa videro quegli occhi! Vol.2
Cosa videro quegli occhi!
Uomini e donne in guerra. 1913-1920
Volume 2. Saggi
La Grafica

A integrazione del vasto apparato documentario scritto e fotografico raccolto in occasione della mostra e successivamente pubblicato, con questo secondo volume il Laboratorio di storia di Rovereto intende concludere un lungo lavoro diretto, da molti anni, in tale direzione. Nei contributi qui proposti a essere indagata non è soltanto la guerra combattuta, che anche nella quantificazione del fenomeno, nel numero degli arruolati e in quello dei caduti, giunge a un primo importante bilancio. Ampio spazio è dedicato infatti alla vicenda dei civili, di donne, in particolare, e a fenomeni come quello che coinvolse centinaia di soldati trentini di lingua italiana in processi militari e in vere e proprie pratiche di sorveglianza politica e militare. E così per la prigionia, tema al quale è dedicata la parte più consistente del volume. A questa, e alla straordinaria complessità di tale fenomeno, è legata anche la storia di chi ebbe a partecipare alla Rivoluzione del 1917, oltre a quella di coloro i quali furono in Russia vivendo la condizione di prigioniero irredento.

A cura del Laboratorio di storia di Rovereto

Promosso da: Comune di Rovereto

Testi: Quinto Antonelli, Francesca Brunet, Andrea Di Michele, Tommaso Dossi, Matthias Egger, Nicola Fontana, Alessandro Livio, Anna Pisetti, Alessio Quercioli, Lodovico Tavernini, Corinna Zangerl

Redazione: Alessandro Andreolli

Appendici: Giovanni Tomazzoni

Traduzioni: Paola Rosà

Progetto grafico: A4, Giancarlo Stefanati

Editore: La Grafica, Mori (TN)

Cosa videro quegli occhi! Vol. 1
Cosa videro quegli occhi!
Uomini e donne in guerra. 1913-1920
Volume 1. Autobiografia
Presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento

 

COSA VIDERO QUEGLI OCCHI!
una mostra e un libro sugli uomini e le donne che si fecero e disfecero nella prima guerra mondiale, dal 1913 al 1920

La mostra all'ex Manifattura tabacchi di Rovereto e l'opera che qui presentiamo e che l'accompagna chiudono, forse per sempre, il ciclo di ricerca e di divulgazione sul Trentino e i trentini nelle due guerre mondiale che ha impegnato il Laboratorio di storia di Rovereto per tutti i trent'anni della sua esistenza. Un'esperienza lunga, spontanea, solidale, nel corso della quale le donne e gli uomini che l'hanno condivisa hanno definito i loro scopi, circoscritto il campo d'indagine, potenziato e affinato il metodo, esteso e rafforzato il radicamento nella comunità: così da potersi presentare all'esterno come un ricercatore collettivo di ineguagliabile forza nel penetrare le profondità e gli interstizi della Storia, facendone riaffiorare quel che è rimasto di quell'umanità in essa sprofondata, per restituirlo poi al racconto pubblico.

Eventi