Laboratorio di storia di Rovereto
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Visita Museo Tabacco e Cooperativa tabacchicoltori
Bassano del Grappa
18 ottobre 2022, ore 09:00

Nell'ottobre del 2022 un bel gruppo di laboratoristi ha visitato il Museo del
Tabacco di Carpanè e la Cooperativa Tabacchicoltori di Bassano del Grappa.
La visita si è rivelata molto interessante sia per la ricchezza di materiale presente
nel Museo che per l'opportunità di vedere, oggi come allora, la lavorazione dei
sigari effettuata rigorosamente a mano dalle operaie della cooperativa.
Il Museo del Tabacco nasce a Carpanè di S. Nazario per volontà della Comunità
montana del Brenta. All'interno della sede museale sono stati ricostruiti gli
ambienti dove si effettuava la "cura" e la lavorazione del tabacco e sono stati
collocati attrezzi utilizzati per la sua coltivazione. Un'esposizione, dal titolo "il
Tabacco in Valbrenta: storia e coltivazione", presenta una serie di manifesti e
lettere che documentano la particolare attenzione che i vari governi hanno
dedicato a questa coltura "strategica" e una serie di acquerelli che illustrano le
varie fasi della coltivazione.
Il museo ricorda le fatiche che la popolazione della Valbrenta ha dedicato alla
coltivazione della pianta, fonte quasi unica di sostentamento e di vita nella zona
per molti secoli.
La storia del Tabacco Nostrano del Canal di Brenta è fatta però anche di
clandestinità e contrabbando. Soltanto nel 1763, dopo quasi due secoli di lotte, i
rappresentanti della Repubblica di Venezia concedono il privilegio agli agricoltori
di coltivare il tabacco. Ma il sigaro Nostrano (antenato di quello che è oggi il sigaro
Il Doge) era già conosciuto ed apprezzato dai signori della nobiltà veneziana che,
grazie ad una rete di contrabbandieri, da Bassano raggiungeva gli angoli più
remoti della regione.
Nei secoli successivi la coltivazione viene proibita prima dalla Serenissima, quindi
da Vienna e infine dai finanzieri italiani per motivi "fiscali": i sigari nostrani non
esistevano ufficialmente ma li fumava tutto il Veneto.
I documenti storici registrano le prime coltivazioni di piante di tabacco nel
Monastero dei frati di Campese di Bassano del Grappa (VI). La pianta si acclimatò
particolarmente bene nella Valle, tanto che in breve tampo si diffuse negli orti e nei
giardini vicini al Monastero, utilizzata come pianta ornamentale e medicinale. E a
Campese ha sede oggi il Consorzio Tabacchicoltori Monte Grappa che ha deciso
di proteggere la coltura del tabacco e ha riavviato non solo la coltura ma anche la
lavorazione del Nostrano del Brenta.
L'antico Sigaro Nostrano del Brenta è un sigaro realizzato completamente a mano
dalle sigaraie della manifattura di Campese in Bassano del Grappa, secondo un
processo tramandato di generazione in generazione in oltre 4 secoli di storia.
Gli strumenti impiegati per queste attività dalle sigaraie sono tutti manuali. Ci
vogliono esperienza e sensibilità per la formazione del sigaro: oltre alle qualità dei
tabacchi impiegati, quella che conta è la capacità delle sigaraie di arrotolare la
giusta quantità di tabacco. La "manciata", la giusta quantità di ripieno racchiusa
dalla sottofascia e dalla fascia, può essere considerata alla stregua di un'arte, i cui
segreti si imparano dopo lunghi periodi di apprendimento e pratica.

Questo evento fa parte del progetto
Tabacchina
Vite di tabacco
Coltivazione e lavorazione del tabacco in Vallagarina fra XVIII e XXI secolo

Il Laboratorio di storia di Rovereto ha avviato nel 2020 un progetto di ricerca di lungo periodo sul ciclo del tabacco nella Vallagarina. che per almeno due secoli (XIX e XX) ha segnato l'economia della valle: quello della coltivazione e macerazione del tabacco (macere) e quello della lavorazione (Manifattura Tabacchi).